LOS PRINCIPIOS BáSICOS DE RICORSO IN CASSAZIONE

Los principios básicos de ricorso in cassazione

Los principios básicos de ricorso in cassazione

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2 c.p.c.). anche in tali casi il giudice relatore deposita in cancelleria una relazione con la concisa esposizione dei motivi in colchoneta ai quali ritiene che il ricorso possa essere deciso in camera di consiglio;

Si tratta dell'indicazione delle parti; dell'indicazione della sentenza o decisione impugnata; dell'esposizione sommaria dei fatti della causa; dei motivi per i quali si chiede la cassazione con l'indicazione delle norme di diritto su cui si fondano; dell'indicazione della procura, se conferita con atto separato, e, in caso di ammissione al regalado patrocinio, del relativo decreto; della specifica indicazione degli atti processuali, dei documenti e dei contratti o accordi collettivi sui quali il ricorso si fonda.

Sara e Francesca sono proprietarie di due terreni adiacenti. Litigano spesso perché impar riescono a stabilire con precisione la linea di confine. Si rivolgono agli avvocati e ricorrono alle vie legali.

Nel caso in cui chi presenta controricorso voglia anche impugnare a sua volta la stessa sentenza può proporre ricorso incidentale.

1.1. Con riferimento alla eccezione di nullità delle intercettazioni e delle relative proroghe, eccezione formulata in primo e secondo cargo, si reitera la contestazione di quanto già argomentato dai giudici di merito in ordine alla sufficienza della motivazione, contestandosene l'interpretazione che è conforme ai precedenti in materia di questa Corte (in ultimo: Sez.

Tuttavia il Giudice che ha pronunciato la sentenza impugnata può, su istanza di parte.. disporre con ordinanza non impugnabile che l’esecuzione sia sospesa o che sia prestata congrua cauzione.

3) L'autonoma esposizione sommaria dei fatti della causa è necessaria solo in caso di impugnazione incidentale, stante l'autonomia di questa rispetto all'impugnazione principale; tuttavia, se il controricorrente, senza proporre impugnazione incidentale, solleva un'eccezione sull'ammissibilità del ricorso che implica una valutazione sul materiale documentale delle fasi di merito, il controricorso deve contenere una sufficiente ed autonoma esposizione dei fatti di causa inerenti a dette eccezioni, in modo da consentire alla corte di verificarne la portata, dalla sola lettura dell'atto (Cass. 17 gennaio 2019 n. 1150).

La richiesta, quindi, deve essere formulata al giudice che ha emesso la sentenza impugnata con il ricorso per cassazione.

- è legittimatoa ricorrere in cassazione: deve cioè essere stato parte del giudizio deciso con la sentenza o con il provvedimento che si vuole impugnare;

Esaminando più specificamente la problematica della notificazione del ricorso per cassazione nel domicilio eletto per il primo grado alla parte che sia stata contumace in appello, si osserva che l’orientamento secondo cui detta notifica sarebbe inesistente, è affermato delle Sezioni unite nella sentenza n. 3947/del 1987, ribadito nella sentenza n. 9539/96, che ricollega la tesi dell’inesistenza al rilievo che “l’elezione di domicilio presso il procuratore spiega effetto limitatamente al grado del giudizio per il quale la procura medesima è stata conferita”. L’assunto, tuttavia, non risulta adeguatamente approfondito in ragione della specificità delle fattispecie in esame: nel primo caso la notifica del ricorso per cassazione era stata fatta al domicilio eletto per il giudizio di primo grado, benchè la parte avesse nominato un nuovo difensore ed eletto nuovo domicilio per il giudizio di appello, sicchè i termini della questione erano sostanzialmente diversi dall’ipotesi che interessa il presente giudizio, e potrebbero this page impar consentire di pervenire ad identica soluzione; nel secondo caso la qualificazione della notificazione come “inesistente” assume quasi il valore di un obiter, essendo del tutto irrilevante, ai fini della decisione che la Corte doveva assumere, distinguere tra nullità e inesistenza in relazione al fatto che sussisteva un litisconsorzio necessario e, alle altre parti, la notifica Cuadro stata effettuata tempestivamente e ritualmente, sicchè Bancal stato impedito il passaggio in giudicato della sentenza e si imponeva necessariamente l’integrazione del contraddittorio anche nell’ipotesi in cui la notificazione del ricorso alla parte impar fosse stata neppure precedentemente tentata.

Alla stregua di detto principio generale, il vizio della notificazione del ricorso eseguita al domicilio eletto per il primo cargo pur nella contumacia della parte in jerarquía di appello, impar check this blog può che essere valutato come vizio di nullità, perchè è evidente che l’atto – certamente viziato perchè eseguito al di fuori delle previsioni dell’art. 330 c.p.c., comma 1 e 3, – nondimeno può essere navigate here riconosciuto come atto appartenente a quella specifica categoria, anche se non idoneo a produrre in modo definitivo gli effetti propri di quel tipo di atto. Peraltro il principio suddetto è coerente con il criterio distintivo adottato in molte delle decisioni citate che avevano ritenuto la nullità in fattispecie omologhe a quella in esame, perchè detto criterio, improntato alla valorizzazione della esistenza di un qualche “riferimento” o “collegamento” tra il luogo in cui è stata tentata la notifica e la persona cui la copia dell’atto avrebbe dovuto essere consegnata, ben può tradursi, in termini generali, nel rilievo che in quei casi l’atto Cuadro comunque individuabile come “notificazione” del ricorso, perchè quel determinato “riferimento” o “collegamento” al destinatario consentiva di non escludere a priori che la notificazione potesse raggiungere lo scopo suo proprio, e cioè quello di portare a conoscenza del destinatario il contenuto dell’atto notificato; motivo, questo, sufficiente a ritenere sanato il vizio dall’eventuale costituzione della parte, ovvero sanabile attraverso una nuova rituale notificazione nel termine assegnato dal giudice.

l’atto processuale nullo è quell’atto che, pur presentando tutti gli elementi necessari e sufficienti a qualificarlo come atto di un certo tipo, è affetto sotto il profilo sostanziale o formale, da carenze o vizi che incidono sulla sua validità, cioè sull’attitudine a produrre in modo definitivo gli effetti propri del tipo di atto cui appartiene.

Per cui, nessun diniego di giurisdizione da parte di “qualsivoglia giudice”, ma soltanto l’affermazione della giurisdizione del Consiglio nazionale forense, quale giudice di seconda istanza, e delle Sezioni Unite della Corte di cassazione sull’impugnazione del provvedimento emesso da quest’ultimo organo della giurisdizione disciplinare.

In pratica, quando la Cassazione rigetta il ricorso dà ragione al giudice che ha emesso la sentenza impugnata.

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